Disabilità: un'opportunità di crescita per tutti

A cura di Roberta Parlato, Responsabile Servizi alla Disabilità C.S.S.A.

Disabilità, la definizione

Alle orecchie dei “profani” la parola “disabilità” potrebbe risultare non particolarmente simpatica, persino sgradevole. Ma cosa s’intende realmente per disabilità? L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce la disabilità come “qualsiasi limitazione o perdita della capacità di compiere un’attività nel modo o nell’ampiezza considerati normali per un essere umano”. Sempre secondo l’O.M.S., una disabilità conduce quasi inevitabilmente ad un handicap, ossia a “una condizione di svantaggio vissuta da una determinata persona in conseguenza di una disabilità che limita o impedisce la possibilità di ricoprire il ruolo, nella società, normalmente proprio a quella persona.”

Disabilità, il significato 

Per andare più in profondità, però, lasciamo da parte semantica e definizioni e proviamo a ragionare su cosa significhi il concetto di difficoltà o di incapacità di uniformarsi alle aspettative che la società nutre nei confronti dei singoli individui. Di norma ci si aspetta che ogni donna o uomo dia il suo contributo per il mantenimento e il progresso della società in cui vive, non in modo standardizzato, bensì secondo le sue capacità e le sue possibilità. Seguendo questo ragionamento, perché anche le persone disabili non potrebbero fornire il loro contributo? Spesso leghiamo il concetto di contributo a quello di produttività, tendendo a dimenticare che ci sono anche altri valori grazie ai quali una società prospera, per esempio la solidarietà verso chi si trova in una situazione di svantaggio e l’inclusività di queste persone nel tessuto sociale. Considerare una persona improduttiva solo perché “fuori dalla norma” non è soltanto discriminatorio e manchevole di sensibilità, ma anche limitato e poco lungimirante. Per quanto riguarda il mondo della disabilità intellettiva e fisica ci sono strutture e istituzioni finalizzate a valorizzare, non solo le abilità residue delle persone che ospitano, ma anche la loro capacità di pensare e agire al di fuori degli schemi della “normalità”.

Disabilità e società 

Esistono servizi la cui mission è quella di promuovere e sviluppare le potenzialità residue di persone disabili al fine di permettere loro di raggiungere un maggiore livello di autonomia e integrazione con la società che li circonda. C.S.S.A. da molto tempo contribuisce a questa mission attraverso i servizi di trasporto, ma negli ultimi anni ha deciso di impegnarsi maggiormente nello sviluppo di questo settore: nel 2017 è infatti intervenuta sia nella gestione del Centro Diurno di Mestre “La Rivincita”.  A questo è seguito nel 2019 l’avvio del Centro Diurno Sant’Alvise, sito nella splendida cornice della città di Venezia.

I Centri Diurni ospitano persone con un grado di disabilità che può variare dal lieve al grave. Questi servizi, oltre a favorire una vita sociale e lavorativa soddisfacente dei famigliari, hanno l’obiettivo di rispondere ai bisogni primari, di maturare una sana socialità e di costruire un senso di appartenenza degli utenti inseriti.

Con l’aiuto di educatori e operatori specializzati, queste persone sono in grado, non solo di mantenere le proprie abilità residue, ma anche di acquisire nuove conoscenze e capacità che vengono messe a frutto in attività che vanno dalla produzione di manufatti di utilità e valore artistico, alla possibilità di effettuare piccoli servizi alla comunità locale in un’ottica di “struttura aperta” in dialogo con il territorio. Il modello gestionale prescelto dalla Cooperativa in questi servizi è quello partecipato: ogni portatore di interesse (utenti, famigliari, istituzioni locali) ha, secondo responsabilità definite, un ruolo attivo nelle diverse attività.

L’inserimento lavorativo è un’altra realtà degna di nota appartenente a questo mondo e in via di sviluppo anche per C.S.S.A. Si tratta di contesti lavorativi protetti nei quali persone con disabilità lievi svolgono lavori di semplice esecuzione, seguiti da operatori specializzati atti a coordinarle e a mantenere sempre elevato il loro livello di benessere emotivo. Ecco quindi che il concetto di “improduttività” decade: realizzare piccoli oggetti va ben oltre la produzione vera e propria di una semplice idea regalo ma favorisce anche il benessere delle persone, inteso come “esistere bene”, come Vivere con la “V” maiuscola.

I “Gruppi Appartamento” e il “Dopo di Noi” sono progetti in continuità con quelli sopra descritti: hanno la funzione di sviluppare l’autonomia personale di chi vi prende parte grazie ad un percorso di vita indipendente. Il fine ultimo è quindi quello di garantire ai beneficiari una vita autonoma dal nucleo familiare d’origine. C.S.S.A. gestisce un Gruppo Appartamento che garantisce una soluzione abitativa a utenti con disabilità lieve in situazioni di necessità. Si tratta di un contesto domestico protetto in cui gli utenti partecipano, con la supervisione di un operatore, alla vita quotidiana in modo attivo e produttivo, ognuno secondo le proprie capacità. 

Ciascuno di questi servizi agisce concretamente per raggiungere obbiettivi alti e fondamentali: fare socializzare, crescere, emancipare e inserire il più possibile nel tessuto sociale le persone con disabilità, così da garantire loro la dignità che meritano, rendendole protagoniste consapevoli e il più autosufficienti possibile all’interno di questa società globale, così produttiva e competitiva, ma che ancora tanto ha bisogno di imparare dai valori della solidarietà.

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