La cooperazione nel Veneto

Impegno, buone prassi, qualità della prestazione, in altre parole eccellenza sotto ogni profilo, erogata su un territorio denso, per  geografia e popolazione , senza dubbio con criticità non di poco conto.

E’ il contesto in cui operano le cooperative aderenti a “Lega Coop. Veneto “ e CSSA  in particolare che svolge la sua attività su tutto il territorio Regionale e non solo.

Ciò che non può mancare al manager è la professionalità, ciò che non può mancare all’imprenditore è, oltre al capitale, almeno la volontà di rischiarlo per una missione. I presidenti di Cooperativa debbono essere contemporaneamente manager ed imprenditori.

Assemblea Ordinaria di fine anno 2015: bilancio e prospettive

Al termine dell'anno si sente sempre la necessità e il bisogno di fare il punto della situazione in ogni organizzazione, così da ripartire con maggior slancio e forza al ritorno dalle vacanze natalizie.
Sabato 12 dicembre è stata convocata l'Assemblea ordinaria dei soci dove il presidente Gianfranco Magnoler ha fatto un resoconto del 2015 e lanciato le prospettive e le sfide del nuovo anno: "Il 2015 - ha esordito il presidente - è stato un anno di transizione....,

Demis Loretelli nuovo direttore generale

Il percorso iniziato nell’assemblea di bilancio del 2014 si sta realizzando nei suoi punti qualificanti.

I lunghi anni di crescita progressiva, l’aver superato indenni  innumerevoli difficoltà, forse anche una discreta abbondanza proveniente da servizi redditizi aveva appannato la nostra vigilanza sui limiti organizzativi, appesantiti e inadeguati ad affrontare un mercato sempre più povero e con una concorrenza, anche tra cooperative, prima sconosciuta.

Abbiamo constatato che eravamo troppo piccoli  per superare la crisi senza rinnovarci nella nostra gestione interna e troppo grandi per continuare la sopravvivenza senza cambiare profondamente la nostra offerta di servizi.

Passato il 30° anno di vita, moltiplicato per 10 il numero dei soci e per 50 il fatturato dei primi 3 anni, non era possibile tornare allo spirito pioneristico e di sopravvivenza dell’origine. Bisognava ricorrere ad altre virtù per riscattarci dalla stanchezza nelle motivazioni che inevitabilmente aveva sostituito la generosità iniziale

La prima risposta è stata nel progettare una organizzazione nella quale ciascuno debba sentire il dovere di prendersi la propria responsabilità, a tutti i livelli: nella esecuzione della propria professionalità operativa, nella gestione delle mansioni di direzione e nello sviluppo e crescita proiettati verso il futuro.

Altro elemento cardine: dare a tutti l’opportunità di misurarsi su obiettivi di efficienza e di miglioramento, misurando il risultato sulla riduzione dei costi e miglioramento del servizio.

Su questa necessità è nata l’esigenza di dividere le funzioni di controllo e di indirizzo strategico, assegnate al Consiglio di Amministrazione, dalla gestione esecutiva di tutte le funzioni della cooperativa assegnate al Direttore Generale.

La nomina di Demis Loretelli a Direttore Generale ha questo significato: dovrà condurre la complessa macchina della cooperativa riqualificando il contributo organizzativo e progettuale di tutte le varie funzioni: innanzitutto i responsabili dei vari settori in cui si suddivide la cooperativa (sanitario, servizi territoriali, salute mentale, trasporti sociali, infanzia, politiche giovanili) ma anche delle varie funzioni amministrative, compresa ricerca e sviluppo: quest’ultima per garantire quel rinnovo continuo che ci permette di immettere continuamente novità nella quotidianità del lavoro.

Il nuovo assetto della CSSA trova nella nomina del Direttore il segno più evidente ma non unico. La sua figura sarà uno snodo per riqualificare e rimodulare al meglio tutti i ruoli, apicali della cooperativa, delle aree e dei servizi. Non è una semplice nomina, vuole essere un nuovo assetto organizztivo di tuta la cooperativa, che riguarda tutti i soci e lavoratori, ad ogni livello di rapporto e di resposanbilità.

Ecco perché ci siamo dati un triennio per verificare tutti i processi organizzativi e gestionali della cooperativa.

Il Presidente

Gianfranco Magnoler

 

Obiettivi 2016 del CDA: sviluppo e nuove opportunità' per CSSA

Resoconto di quanto fatto nel 2' semestre 2015" Gentili Soci, cari amici
Sono trascorsi ormai oltre sei mesi dallo scorso giugno  in cui molti di voi hanno riposto fiducia nel sottoscritto, quasi inconsapevolmente (non ero ai piu'  conosciuto), eleggendomi nel consiglio di' amministrazione di CSSA.
Devo innanzi tutto assicurarvi che ho apprezzato la vostra stima e fin da subito ho cercato di non farvi rimpiangere la scelta.
Ritengo di poter affermare che il  Cda tutto , ha lavorato intensamente.
Personalmente, inoltre , posso certificare  che sono stati  molto pochi i gg in cui non c'è e' stata la mia presenza  in cooperativa nell'ultimo semestre.

Il compito affidatomi dal CDA era innanzitutto  di  aiutare/accompagnare la cooperativa verso l’individuazione di un gruppo dirigente che si facesse carico della responsabilità gestionale e di performance complessiva di tutta l’attività  svolta, e da svolgere, iniziando dall' individuazione del Direttore Generale .
Nella prima decade di dicembre u.s.  il cda ha deliberato l ' individuazione del Direttore Generale nella persona di Demis Loretelli, che ha assunto il suo nuovo ruolo dal primo febbraio 2016. Da febbraio,  certamente, la cooperativa inizierà un nuovo importante ciclo della sua storia, separando le funzioni strategiche e di controllo della cooperativa  (compiti tipici e propri del CDA) dalle responsabilità gestionali e di performance (proprie del Direttore Generale e dei responsabili dei servizi). Credo  che questa scelta fosse da tempo matura, oltre che oltremodo  auspicata ed  attesa da molti. Non stiamo vivendo momenti facili. I servizi che negli ultimi anni erano di fatto la principale fonte di attività e di reddito della cooperativa non sempre potranno garantire le medesime certezze e a questo si aggiunge l’affievolimento del margine di guadagno aziendale.
I nostri stessi principali e fondamentali interlocutori  (Comuni e ULSS) non sono piu' così affidabili e in grado di proporre servizi  come nel passato.
Questo comporta una necessaria diversificazione dei nostri possibili committenti di attivita' e servizi, nonché un rinnovamento delle attività, riconsiderando anche quelle che in passato potevano essere ritenute inopportune o non gestibili.
Dobbiamo costantemente aggiornarci e rinnovare le nostre competenze, sviluppando quelle possedute  e  cercando  di acquisirne di nuove. Anche la concorrenza di altri soggetti, non ultime le cooperative, e' aumentata.
Con la limitazione degli appalti, non c' e piu' attenzione alla specializzazione: tutti concorrono a tutto e le gare al massimo ribasso di prezzo favoriscono la presenza anche di cooperative e/o soggetti imprenditoriali estremamente discutibili , poco competenti ,che inquinano notevolmente il mercato. C' e' probabilmente la necessita  e l' urgenza di ritornare allo spirito iniziale, pionieristico per cui sono sorte le cooperative....e la CSSA in particolare.
Sostanzialmente ognuno dei soci deve prendere  atto che non e' più sufficiente fare il proprio dovere da dipendente ma bisogna " mettere in conto" che e' necessario apportare il proprio contributo, metterci qualcosa in più rispetto ad un dipendente non socio:
- innanzitutto piu' efficienza e responsabilità nel lavoro, combinato con un po' di spirito imprenditoriale, accettandone anche i consequenziali rischi;
-  farsi procacciatori di nuove opportunità per la cooperativa, senza dare nulla per scontato  o dovuto, apprezzando il valore di tutto quello che viene fatto per lo sviluppo e per il futuro della cooperativa stessa. Questo non sempre è remunerabile e, come era avvenuto nella fase costitutiva della cooperativa, questo apporto personale potrebbe anche essere una scelta. Se non si ritorna a questo "spirito imprenditoriale "che ha animato i soci fondatori probabilmente i prossimi anni saranno certamente difficili .....  Dobbiamo inoltre , tutti, essere consapevoli della differenza tra il ruolo di socio e il ruolo di dipendente.
Il socio deve avere "passione "e tensione  continua al futuro della cooperativa anche mettendoci del suo, non remunerato.
Il dipendente, invece ,durante la sua attività deve rispettare la filiera organizzativa e comunque cercare di dare professionalmente tutto quanto puo', e nel modo più efficiente ed efficace possibile anche accettando decisioni organizzative che al momento potrebbe non comprendere o non soddisfarlo .
L' obiettivo gestionale che accomuna tutti deve essere quello di salvaguardare l' occupazione,  aumentando nel contempo il fatturato della cooperativa e cercando di diminuire  continuamente i sempre troppo elevati costi generali. In una organizzazione complessa, come quella di CSSA, anche la gerarchia organizzativa e le responsabilità vanno totalmente rispettate pena l' anarchia  della performance e conseguentemente l’incertezza dei risultati economici prefissati, gli unici per altro,in grado di sostenere " il futuro" della cooperativa.
Il direttore generale da solo non e' sufficiente, dobbiamo quanto prima affiancarlo da un gruppo di responsabili dei servizi di alto profilo  e in aggiornamento permanente, altamente responsabilizzati e in sintonia con le indicazioni approvate in CdD.
Contemporaneamente , vanno anche individuate " seconde linee", per ciascun servizio, di grande e comprovata professionalità e competenza oltre che affidabilità. Ho potuto  prendere atto ,senza alcun dubbio ,che tra i soci che svolgono le attività più storiche della cooperativa ( autisti, meccanici officina, oss , amministrativi , ecc .)  ci sono assolutamente capacità personali di responsabilizzazione e di sacrifici inimmaginabili per un occhio superficiale e in grado di costituire " lo zoccolo duro" per il bene ed il futuro di CSSA. L'auspicio è che  tutti, accentuino la propria disponibilità e che possano approcciarsi "al  nuovo" anche inventandosi nuovi mestieri ,nuovi ruoli, mettendo e mettendosi  in discussione anche a discapito di un cambio di funzione e/o ruolo. Le chiacchiere e le persone che remano contro lo sviluppo e il futuro della cooperativa non sono mai state opportune, ora però diventano  situazioni insopportabili e da isolare immediatamente, pena la prospettiva di " non futuro" professionale per tutti. Posso dar atto , dall’osservatorio , per altro privilegiato, di questi pochi mesi, che tra i soci, nonostante la difficoltà, c'è tanta buona volontà e disponibilità ad andare avanti , a guardare avanti , per loro stessi ma anche per i loro/nostri cari. Davvero che il 2016 sia l' anno dell' ennesimo cambiamento ,non solo superficiale della cooperativa e che  porti ad ognuno di voi tutte le possibili soddisfazioni cercate e ....che il fatturato di CSSA aumenti di almeno un 5% rispetto all’anno che ci ha lasciato ALESSIO BUI
componente CdR.
Gennaio 2016

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